Sono sempre di più le persone che non aprono una partita IVA solo perché il livello di disinformazione ad essa associata è molto elevato. Alcune persone non sanno nemmeno bene cos'è e a cosa serve, ma soprattutto i dubbi riguardano i costi e le modalità di gestione. La partita IVA è il primo step per avviare un'attività autonoma: che sia per aprirsi uno studio medico o una nuova azienda è necessaria in entrambi i casi e rappresenta il primo grande scoglio da superare.
Come fare
Prima di tutto bisogna compilare una serie di moduli come il modello AA9/12 per persone fisiche o l' AA7/10 per soggetti diversi. Entrambi i moduli servono come dichiarazione di inizio attività e devono essere consegnati entro trenta giorni dall'avvio della propria attività. I moduli sono scaricabili online sul sito dell'Agenzia delle entrate. Una volta compilati sarà necessario recarsi all'agenzia delle entrate per consegnarli insieme ad una copia del documento di riconoscimento; è anche possibili mandarli tramite PEC, posta elettronica certificata, o ancora online tramite un software scaricabile sulla pagina web dell'agenzia. Il passo successivo sarà quello di scegliere un codice ATECO in base all'attività che si svolge e inoltre non bisogna dimenticarsi di aprire una posizione previdenziale all'INPS per poter pagare successivamente i contributi.
Un'altra importante cosa da fare quando si decide di aprire una partita IVA è scegliere il tipo di regime fiscale adatto. Infine, non bisogna dimenticare di iscriversi alla Camera di Commercio e comunicare al comune di residenza l'avvio dell'impresa.
Costi
La procedura è inizialmente totalmente gratuita, i problemi subentrano successivamente quando bisogna procedere con il pagamento dei contributi INPS tra cui l'IRPEF, che è una tassa progressiva sul reddito che si calcola in base a quest'ultimo, e l'IRAP, imposta regionale sulle attività produttiva calcolata in base al 3,90% del fatturato. Un ulteriore costo lo può portare l'eventuale iscrizione all'INAIL, obbligatoria per alcune aziende, e anche il tipo di regime fiscale a cui si aderisce che può essere di due tipi:
- forfettario: può essere usato da partite IVA che prevedono un ricavo fino a 65 mila euro e si gode di esenzione dall'IVA e anche di una riduzione delle tasse IRPEF per i primi cinque anni di attività.
- ordinario: per gestirlo senza problemi è necessario che le entrate annuali siano cospicue.
Quindi il costo annuale della partita IVA dipende da numerosi variabili e può variare anche dalla zona geografica in cui l'attività è situata.
Obblighi
Chi apre una partita IVA ha alcuni obblighi da dover adempiere tra cui una dichiarazione annuale dell'IVA, emettere una fattura elettronica per ogni attività svolta con i clienti anche se non tutte le figure professionali hanno quest'obbligo, registrare tutte le detrazioni, versare i liquidi e fare le dichiarazioni periodiche dell'IVA e compilare tutti i registri con tutte le fatture emesse. É necessario non sottovalutare questi obblighi se non si rischia ad andare in contro a numerosi problemi di natura fiscale.
Se si vuole aprire un'attività che supera più di 5000 euro annuali è necessario aprirsi la partita IVA, ma bisogna informarsi bene circa le diverse opportunità ed agevolazioni che ogni professionista può avere.