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Partita Iva: come aprirla?

DiLucia Terenzi

Ott 20, 2022

Sono sempre di più le persone che non aprono una partita IVA solo perché il livello di disinformazione ad essa associata è molto elevato. Alcune persone non sanno nemmeno bene cos'è e a cosa serve, ma soprattutto i dubbi riguardano i costi e le modalità di gestione. La partita IVA è il primo step per avviare un'attività autonoma: che sia per aprirsi uno studio medico o una nuova azienda è necessaria in entrambi i casi e rappresenta il primo grande scoglio da superare.

Come fare

Prima di tutto bisogna compilare una serie di moduli come il modello AA9/12 per persone fisiche o l' AA7/10 per soggetti diversi. Entrambi i moduli servono come dichiarazione di inizio attività e devono essere consegnati entro trenta giorni dall'avvio della propria attività. I moduli sono scaricabili online sul sito dell'Agenzia delle entrate. Una volta compilati sarà necessario recarsi all'agenzia delle entrate per consegnarli insieme ad una copia del documento di riconoscimento; è anche possibili mandarli tramite PEC, posta elettronica certificata, o ancora online tramite un software scaricabile sulla pagina web dell'agenzia. Il passo successivo sarà quello di scegliere un codice ATECO in base all'attività che si svolge e inoltre non bisogna dimenticarsi di aprire una posizione previdenziale all'INPS per poter pagare successivamente i contributi.
Un'altra importante cosa da fare quando si decide di aprire una partita IVA è scegliere il tipo di regime fiscale adatto. Infine, non bisogna dimenticare di iscriversi alla Camera di Commercio e comunicare al comune di residenza l'avvio dell'impresa.

Costi

La procedura è inizialmente totalmente gratuita, i problemi subentrano successivamente quando bisogna procedere con il pagamento dei contributi INPS tra cui l'IRPEF, che è una tassa progressiva sul reddito che si calcola in base a quest'ultimo, e l'IRAP, imposta regionale sulle attività produttiva calcolata in base al 3,90% del fatturato. Un ulteriore costo lo può portare l'eventuale iscrizione all'INAIL, obbligatoria per alcune aziende, e anche il tipo di regime fiscale a cui si aderisce che può essere di due tipi:

  • forfettario: può essere usato da partite IVA che prevedono un ricavo fino a 65 mila euro e si gode di esenzione dall'IVA e anche di una riduzione delle tasse IRPEF per i primi cinque anni di attività.
  • ordinario: per gestirlo senza problemi è necessario che le entrate annuali siano cospicue.

Quindi il costo annuale della partita IVA dipende da numerosi variabili e può variare anche dalla zona geografica in cui l'attività è situata.

Obblighi

Chi apre una partita IVA ha alcuni obblighi da dover adempiere tra cui una dichiarazione annuale dell'IVA, emettere una fattura elettronica per ogni attività svolta con i clienti anche se non tutte le figure professionali hanno quest'obbligo, registrare tutte le detrazioni, versare i liquidi e fare le dichiarazioni periodiche dell'IVA e compilare tutti i registri con tutte le fatture emesse. É necessario non sottovalutare questi obblighi se non si rischia ad andare in contro a numerosi problemi di natura fiscale.

Se si vuole aprire un'attività che supera più di 5000 euro annuali è necessario aprirsi la partita IVA, ma bisogna informarsi bene circa le diverse opportunità ed agevolazioni che ogni professionista può avere.

Di Lucia Terenzi

Amo viaggiare ed esplorare nuove culture, incontrare nuove persone e provare cibi diversi. Mi piace anche leggere, cucinare e guardare film.