Negli ultimi anni il settore del riciclo nel nostro Paese ha registrato un positivo andamento quasi nella totalità delle filiere. Rispetto agli anni precedenti si è registrata una percentuale in rialzo per quanto riguarda il processo di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Tutto questo va ad incidere positivamente sull’ambiente che ci circonda e di riflesso sulla salute della popolazione mondiale.
Il contesto nazionale
In Italia il riciclo quindi si attesta su ottimi livelli continuando a crescere e confermando che le Direttive europee sono state pienamente recepite oltre che tutti i soggetti interessati sono attivi nel progetto. Tuttavia, adesso diventa indispensabile non commettere errori normativi o passi falsi nell’attuazione delle direttive ed è anche per questa motivazione che a occuparsi di gestione dei rifiuti e di compilazione di dichiarazione come il MUD dei Rifiuti siano realtà professionali e specializzate come l’azienda Nova Ecologica a Roma. Ancora oggi esistono delle situazioni di criticità con impianti complicati e carenze gestionali, che tuttavia si possono superare con piani di rinnovamento e corsi di specializzazione appositi.
Quali sono le normative attive
Al momento la normativa più importante risulta quella emanata dal Pacchetto europeo Circular Economy Che ha rappresentato una sfida per l’Italia la quale è passata ad un innovativo sistema circolare dal riciclo di rifiuti lineare. si è trasformato così anche il modello economico mediante il cambio di registro delle differenti filiere. Infatti, la circolarità deve raggiungere tutti gli anelli della catena partendo naturalmente dal produttore, passando per il distributore e giungendo al consumatore finale.
Dove finiscono i rifiuti?
Ma sappiamo veramente dove va a finire ogni rifiuto che giornalmente buttiamo nella nostra spazzatura? Possiamo osservare un quadro completo attraverso il rapporto rifiuti urbani del 2020 pubblicato dall’Ispra, ovvero l’istituto superiore protezione e ricerca ambientale.
Ritornando all’argomento rifiuti affermiamo che vanno in discarica circa il 21% della totalità: stiamo parlando di circa sei milioni di tonnellate che nulla rispetto alle 15 tonnellate e oltre di circa 10 anni fa. Si può affermare che anche negli ultimi due anni la quantità di rifiuti che finiscono in discarica si è ridotto notevolmente con qualche eccezione per le zone del centro Italia.
Una buona parte dei rifiuti, quasi il 50%, giunge invece presso gli impianti di recupero della materia che porta la quota del riciclaggio ad una percentuale del 53,3%. per quanto riguarda la materia che viene incenerita la quantità va oltre Le 5 tonnellate che non rappresentano più del 18% della totalità; rispetto allo scorso anno questa percentuale è leggermente in crescita ma il dato non risulta troppo preoccupante.