Dal momento in cui il decreto legge del 19 Maggio 2020 è stato emanato, si sono previste e adottate diverse misure urgenti per valutare l’emergenza dell’epidemia da Covid-19. A partire da questo momento, si è verificato un vertiginoso aumento delle ristrutturazioni edilizie. Il decreto ha previsto diverse riprese economiche del comparto edilizio, offrendo la possibilità reale ai proprietari di immobili di realizzare delle ristrutturazioni senza un pagamento chiaro dei lavori. Tutte queste differenti opere di ristrutturazione possono realizzare materiali di rifiuto, che necessitano un corretto smaltimento. La questione in particolare potrebbe sembrare chiara e semplice, ma così non è. Il testo unico dell’ambiente infatti, all’altezza del capitolo sulle norme in materia ambientale, fa riferimento per capire come smaltire nella maniera corretta i rifiuti edili.
Cosa dice il testo unico dell’ambiente?
Il compito di smaltire i rifiuti edili corrisponde in tutto e per tutto al soggetto che ne ha causato la realizzazione. Spesso l’impresa che realizza i lavori edili deve assolutamente assolvere questo compito. In questo caso deve realizzare un formulario in cui verrà indicato, oltre che la personale ragione sociale, anche da dove ha origine il materiale scartato, la tipologia, la quantità e l’impatto che questo materiale ha nel suo smaltimento. Infine si deve dichiarare il tragitto che intende percorrere nella fase principale di trasporto. Nel caso in cui chi ha generato i prodotti di scarti è un privato cittadino, durante l’esecuzione di lavori in economia, lo smaltimento è interamente a carico suo. I materiali edili sono targhettizzati come materiali speciali, dato che alcuni di questi sono considerati tossici e devono assolutamente essere smaltiti sulla base di criteri specifici. Allo stesso modo per cui per i rifiuti quotidiani è prevista una specifica raccolta, così è obbligatorio fare per gli scarti edili.
Il costo per lo smaltimento
Contattare una ditta accreditata non è facile, perché spesso c’è chi si approfitta delle buone intenzioni delle persone per poi gestire i rifiuti non proprio a norma di legge. Visita il sito www.novaecologica.it e scopri chi si cela dietro un lavoro puntuale e organizzato nel trasporto dei calcinacci a Roma.
Il costo dello smaltimento si definisce da operatore a operatore e da un luogo all’altro. Il prezzo medio per i calcinacci oscilla tra i 20 euro/mc fino ai 45 euro/mc. Per i materiali isolanti, come la guaina, il costo può aumentare, oscillando tra i 45 euro/mc fino ai 100 euro/mc.