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Come calcolare la pensione: sistema contributivo, retributivo e misto spiegati

DiLucia Terenzi

Mar 16, 2025

Pianificare il proprio futuro finanziario significa comprendere nel dettaglio come calcolare la pensione. Questo aspetto assume un’importanza cruciale per chi desidera avere una visione chiara della propria stabilità economica dopo la fine dell’attività lavorativa.

In Italia, il calcolo e conteggio della pensione avviene secondo tre principali sistemi: retributivo, contributivo e misto. Ognuno di questi metodi segue regole precise e si applica in base alla data di inizio della contribuzione.

L’evoluzione del sistema pensionistico ha portato a una revisione dei criteri di calcolo per garantire maggiore sostenibilità economica e equità tra i lavoratori. Conoscere le differenze tra i tre modelli e sapere quale sia quello applicabile alla propria situazione è fondamentale per ottenere una stima realistica dell’importo pensionistico futuro. Di seguito, vengono illustrate nel dettaglio le caratteristiche di ciascun metodo.

I sistemi di calcolo della pensione: panoramica generale

Il sistema pensionistico italiano si basa su tre differenti meccanismi di calcolo, introdotti nel tempo per adattarsi alle esigenze della previdenza pubblica. La modalità applicata dipende dal periodo in cui il lavoratore ha iniziato a versare i contributi.

Il metodo retributivo riguarda chi ha maturato almeno 18 anni di contributi prima del 31 dicembre 1995. Il metodo contributivo, invece, si applica a chi ha iniziato la carriera lavorativa dopo il 1° gennaio 1996.

Infine, il metodo misto è destinato ai lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni alla fine del 1995, combinando elementi del sistema retributivo e contributivo.

Questa suddivisione è stata creata per armonizzare la sostenibilità del sistema previdenziale e garantire un trattamento equo tra diverse generazioni di lavoratori.

Il sistema retributivo: come funziona il calcolo

Il sistema retributivo determina l’importo della pensione in base agli stipendi percepiti durante la carriera lavorativa. Più nello specifico, il calcolo considera la media delle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro, ponderata con il numero totale di anni di contribuzione.

Uno degli elementi principali è la retribuzione di riferimento, che rappresenta la media degli stipendi percepiti negli anni antecedenti il pensionamento, opportunamente rivalutata. Inoltre, l’aliquota di rendimento influisce sull’importo finale: essa viene applicata per ogni anno di contribuzione e generalmente è pari al 2% fino a un determinato tetto massimo.

Ad esempio, un lavoratore con una media retributiva di 32.000 euro e 38 anni di contribuzione potrebbe ottenere una pensione annua pari a:

32.000 € x 2% x 38 = 24.320 €

Questo metodo assicura un elevato rapporto tra l’ultima retribuzione percepita e l’importo della pensione, garantendo una maggiore stabilità economica per i pensionati.

Il sistema contributivo: guida al calcolo

Il sistema contributivo si basa sui contributi effettivamente versati durante tutta la vita lavorativa. Il totale accumulato, noto come montante contributivo, viene rivalutato annualmente in base al  PIL nazionale.

La pensione viene calcolata attraverso due passaggi fondamentali: prima si determina il montante contributivo, cioè la somma dei contributi versati negli anni, aggiornati con un indice di rivalutazione.

Successivamente, si applica il coefficiente di trasformazione, un valore percentuale che converte il montante in rendita annua e che varia in base all’età di pensionamento.

Esempio pratico: se un lavoratore ha accumulato 420.000 euro e si pensiona a 66 anni con un coefficiente del 5,5%, la pensione annua sarà:

420.000 € x 5,5% = 23.100 €

Questo metodo assicura un legame diretto tra i contributi versati e l’importo finale della pensione.

Il sistema misto: come viene calcolato

Il sistema misto rappresenta un compromesso tra i due metodi precedenti. La pensione si compone di due parti: la quota retributiva, calcolata con il sistema retributivo per i contributi versati fino al 1995, e la quota contributiva, determinata con il metodo contributivo per gli anni successivi al 1996.

Questo modello garantisce una transizione graduale tra i vecchi e i nuovi criteri di calcolo, offrendo un equilibrio tra i benefici dei due sistemi.

Come calcolare la pensione online: strumenti e simulatori

Per stimare l’importo della propria pensione, sono disponibili diversi strumenti digitali, tra cui il servizio INPS – La mia pensione futura, il simulatore pensionistico del Sole 24 Ore e il calcolatore di Altroconsumo.

Questi simulatori permettono di ottenere un’anteprima realistica del proprio assegno pensionistico futuro.

Pensami – Simulatore scenari pensionistici: Questo strumento dell’INPS è accessibile senza necessità di autenticazione. Inserendo dati anagrafici e contributivi, fornisce informazioni sulle possibili pensioni accessibili, sia nelle singole gestioni previdenziali sia cumulando tutta la contribuzione.

È utile per scoprire se, avvalendosi di alcuni istituti come il riscatto laurea o la maternità, si può anticipare l’accesso alla pensione. Tuttavia, non fornisce informazioni sugli importi delle pensioni.

La mia pensione futura: Questo servizio richiede l’autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. Permette di simulare l’importo della pensione al termine dell’attività lavorativa, basandosi su età, storia lavorativa e retribuzione/reddito.

Consente di controllare i contributi versati, conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione e calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, ossia a prescindere dall’andamento dell’inflazione.

Calcolatore pensionistico di Altroconsumo: Questo strumento gratuito e senza registrazione richiede l’inserimento di pochi dati, come età, anni contributivi e stipendio lordo annuo. Fornisce immediatamente una stima dell’anno e dell’importo mensile stimato sia per la pensione anticipata sia per quella di vecchiaia.

Calcolatore del Sole 24 Ore: Questo strumento online permette di inserire i propri dati per elaborare una stima della data del pensionamento e dell’ammontare della pensione di base e complementare in caso di adesione a un fondo pensione.

Ora vediamo gli step da seguire passo dopo passo.

  1. Accesso al simulatore: Collegarsi al sito web del simulatore prescelto. Per i servizi INPS, potrebbe essere necessaria l’autenticazione tramite SPID, CIE o CNS.​
  2. Inserimento dei dati: Fornire le informazioni richieste, come dati anagrafici, storia lavorativa, contributi versati e retribuzione attuale.​
  3. Personalizzazione della simulazione: Alcuni simulatori permettono di modificare variabili come la data di pensionamento o l’andamento della retribuzione per valutare diversi scenari.​
  4. Visualizzazione dei risultati: Analizzare le stime fornite riguardo alla data di pensionamento e all’importo dell’assegno pensionistico.​
  5. Valutazione delle opzioni: Utilizzare le informazioni ottenute per pianificare al meglio il proprio futuro previdenziale, considerando anche la possibilità di aderire a forme di previdenza complementare.​

L’utilizzo di questi strumenti, diversi dai software di qualche anno fa,  consente una maggiore consapevolezza nella pianificazione della propria pensione, offrendo la possibilità di valutare in anticipo le scelte più opportune per garantire una stabilità economica futura.

Fattori che influenzano l’importo della pensione

L’importo finale della pensione può essere influenzato da diversi fattori. Ad esempio, i contributi accreditati d’ufficio, relativi a periodi di malattia o disoccupazione, possono incrementare l’anzianità contributiva.

Il riscatto di laurea permette di aumentare il montante contributivo, mentre le maggiorazioni per lavori gravosi o usuranti garantiscono agevolazioni a chi ha svolto determinate attività. Infine, i coefficienti di trasformazione, che variano con l’età del pensionamento, giocano un ruolo determinante nel calcolo finale.

Calcolo pensione: casi particolari

Alcuni lavoratori rientrano in regimi speciali. Ad esempio, chi è iscritto alla Gestione separata INPS (come i liberi professionisti senza cassa previdenziale) segue regole specifiche per il calcolo della pensione.

Il cumulo contributivo consente di sommare i versamenti effettuati in diverse gestioni senza dover pagare costi aggiuntivi, mentre la ricongiunzione contributiva permette di trasferire i contributi da una gestione previdenziale all’altra, accorpandoli in un’unica posizione assicurativa.

Queste informazioni forniscono un quadro chiaro su come calcolare la pensione e pianificare con consapevolezza il proprio futuro previdenziale.

Di Lucia Terenzi

Amo viaggiare ed esplorare nuove culture, incontrare nuove persone e provare cibi diversi. Mi piace anche leggere, cucinare e guardare film.