Può parere molto strano, ma l’errore più comune che si vede fare nelle palestre da parte di chi vuole sviluppare la famosa “tartaruga” è proprio… quello di lavorare soltanto sugli addominali! Non è una battuta: il fatto è che mentre molti sono convinti (erroneamente) che per sviluppare una pancia piatta e dura si debbano fare tanti esercizi per gli addominali, la verità è che bisogna prima stimolare nell’organismo un ritmo metabolico elevato e attivare la perdita dei grassi.
Purtroppo, questi meccanismi non si attivano quando ci si allena troppo solo sui piccoli gruppi muscolari (come sono appunto gli addominali); per far accelerare il metabolismo occorre lavorare sui gruppi muscolari maggiori, come il torace, la schiena e le gambe. Effetto primario di questo tipo di allenamento è mettere in moto gli ormoni che bruciano i grassi – e per sviluppare la “tartaruga”, ce ne occorreranno parecchi!
Ma allora, quali sono gli esercizi giusti?
Gli esercizi ideali, come abbiamo detto, sono quelli che si focalizzano su tutto il corpo. Si consiglia di mescolare, così da ottenere movimenti complessi, gli esercizi classici della ginnastica, con e senza pesi:
Piegamenti
Sollevamenti
Affondi
Flessioni
Pesi, sia con movimenti frontali che laterali…
Sono questi gli esercizi che attiveranno il metabolismo e spingeranno l’organismo a mettere in circolo gli ormoni brucia-grasso che ci aiuteranno a scolpire i nostri addominali. Naturalmente, una volta raggiunta una situazione avanzata, definire alla perfezione il gruppo degli addominali richiederà, necessariamente, una serie di esercizi precisi, mirati e isolati; ma soltanto a quel punto. Ciò che bisogna tenere a mente è, dopotutto, molto semplice: gli addominali sono muscoli esattamente come gli altri – a parte il fatto di essere localizzati dietro un importante accumulo di grasso, il che li rende un po’ più “testardi” – e quindi per allenarli valgono gli stessi principi che valgono per qualsiasi altro gruppo muscolare. Perciò teniamo presente che ottenere la pancia piatta, a “tartaruga”, che desideriamo è un processo graduale e complesso, e che oltre agli esercizi – generici prima, mirati poi – richiede la giusta alimentazione.