Al giorno d'oggi in un mondo sempre maggiormente computerizzato e grazie anche alla grande diffusione dello smart working, si assiste in forma sempre più assidua a dover assolvere alla necessità di stampare documenti, immagini digitali o vere e proprie foto su carta fotografica direttamente nella comodità di casa propria. I prezzi della cartuccia originale aumentano continuamente in modo esorbitante: meglio quindi optare per rigenerarla e poter stampare in economia ma con soddisfacenti risultati; tutto ciò è alquanto pratico e consente di risparmiare fortemente nei costi.
Come rigenerare la cartuccia di stampa
E' necessario l'acquisto presso un negozio dedicato o tramite internet di un kit di ricarica di ottima qualità per preservare il buon mantenimento di una stampa nitida. E' bene controllare che l'inchiostro comprato sia compatibile con il modello di stampante in dotazione, per evitare malfunzionamenti, come perdite repentine di colore e sbavature nella stampa. E' necessario un certo grado di abilità, ma la stessa la si può assimilare con il tempo, prendendo mano un po' alla volta. Ecco come procedere alla sostituzione.
Preparare il materiale necessario
E' indispensabile disporre di un luogo spazioso e ordinato dove poter procedere liberamente, coprendo la superficie del tavolo con un telo impermeabile per non macchiarlo in caso di fuoriuscite accidentali di liquido (basta avere un minimo di precisione e acquisire un po' di manualità). Indossare dei guanti monouso (come quelli in lattice dalla presa sicura) a protezione delle mani e munirsi di carta assorbente, utensile appuntito, scotch e il kit del nuovo flacone di inchiostro del colore da sostituire (di solito è disponibile per le tonalità: nero, magenta, giallo, ciano), le siringhe per iniettare il colore nel serbatoio della cartuccia vuota.
Come rimuovere la cartuccia esaurita dal vano di alloggio e ricaricarla
- Staccare la vecchia cartuccia, sollevare l'etichetta adesiva per scoprire il foro di riempimento dove si inserisce l'inchiostro; se ce ne sono più di uno, quello esatto è riconoscibile da una minuscola spugnetta.
- Se malauguratamente non si dovesse trovare alcuna apertura, apportare autonomamente un microscopico buco aiutandosi con parsimonia tramite un utensile appuntito (oppure diventerà inutilizzabile); con la siringa in dotazione, iniettare pazientemente la corretta quantità del nuovo inchiostro predisponendone l'inserimento con l'apposito ago (usando sempre uno differente per colore per non miscelare le tinte).
- Procedere piano fino al livello consentito, ma anche per evitare il formarsi di bolle d'aria.
- Prelevare una piccolissima quantità di inchiostro prima di estrarre la siringa per rilasciare l'aria eventualmente accumulata.
- Verificare che il colore sia stato inserito correttamente, introducendo un utensile molto sottile inserendolo nel foro di ricarica.
- Coprire nuovamente il foro con un piccolo pezzetto di scotch al fine di mantenerlo sigillato e tamponare leggermente con carta assorbente ripiegata su se stessa; senza strofinare la testina con i contatti metallici far fuoriuscire una riga d’inchiostro.
- Pulire le testine tramite gli strumenti di sistema per eliminare possibili residui di colore.
- Reinserire delicatamente la cartuccia ripristinata verificando la stampa: non ci devono essere macchie d'inchiostro né parti di testo mancanti.
Quante volte si può rigenerare la medesima cartuccia
A lungo andare nel tempo, rigenerare la stessa cartuccia potrebbe deteriorare i componenti e con l'utilizzo tenderebbe a produrre delle stampe di qualità non soddisfacente. La cartuccia iniziale, una volta esaurita, può essere rigenerata per un massimo di quattro volte, poi il logorio della testina di stampa non lo permette più. Inoltre, se la cartuccia resta inattiva senza stampare per più di due settimane (ostruita da inchiostro essiccato all'interno) potrebbe non essere più in grado di assorbire la nuova rigenerazione.